Il meglio del Folklore

Pizzica e tamburello

Il meglio del Folklore

Il meglio del folklore salentino tra musica popolare, devozione e tradizione   Oltre alle bellezze paesaggistiche naturali, ai più famosi esempi di architettura barocca e ai sapori autentici della gastronomia tipica, un altro fiore all’occhiello della cultura salentina sono le sue ancestrali tradizioni: feste patronali, sagre, performance di musica popolare a suon di tamburelli, ronde, esibizioni di pizzica che mettono in scena vere e proprie danze di corteggiamento o di sfida, come la danza dei coltelli. A questo aspetto profano si fonde il sacro, con caratteristiche processioni che vedono bellissime statue di santi in cartapesta percorrere il paese di cui sono patroni – anche via mare – ed eventi che, di anno in anno, mescolano tra loro devozione e rituali. Quello del folklore nel Tacco d’Italia è un mondo affascinante, capace di incantare ogni volta con la stessa energia centinaia di turisti davanti al trasporto ricco di emozione che caratterizza momenti davvero particolari, vissuti all’unisono da tutta la comunità locale ma anche dai tantissimi turisti. Ma come nascono e in cosa si distinguono le danze popolari più famose del Salento? Scopriamolo insieme. La “pizzica pizzica” o “pizzica de core”   La pizzica, secondo la tradizione, è un antico ballo di corteggiamento tra uomo e donna; ecco perché in molte rappresentazioni attuali viene ancora utilizzato un fazzoletto o un leggero tulle, che durante l’esibizione serve a indicare il partner scelto. La danza può avvenire anche tra due donne, che in questo caso si fronteggiano l’un l’altra con atteggiamento di sfida. Si ringrazia Kitty Rizzelli che con grazia e maestria si esibisce su musica dei Zimbaria

Curiosità La pizzica è il ballo più diffuso nel territorio salentino. Puoi trovare gruppi di tamburellisti e danzatori in quasi tutte le principali sagre popolari e gli eventi – molto frequenti soprattutto nel periodo estivo – ma anche concerti di musica tradizionale, che rappresentano una vera e propria esplosione di energia. La “danza delle spade” o “danza dei coltelli” La “danza scherma salentina”, con le sue origini antichissime, è un rituale complesso e suggestivo che prevede un “duello” tra danzatori, pronti a sfidarsi come se impugnassero coltelli, accompagnati dal suono di tamburelli e armoniche a bocca. I turisti si dispongono in cerchio attorno ai suonatori e ai ballerini, mentre le persone dal pubblico sostituiscono a turno i duellanti. Curiosità – La “danza delle spade” più famosa è quella di Torrepaduli, organizzata in occasione della festa patronale di San Rocco dal tramonto del 15 agosto all’alba del 16, nei pressi del santuario dedicato al Santo protettore. Tra le principali regole da rispettare durante il combattimento, è fondamentale non voltare mai la schiena all’altro, essere sempre vigili e mantenere le giuste distanze. Taranta, tarantella o pizzica tarantata La taranta affonda invece le sue radici nella credenza religiosa, che accomuna molte realtà del Sud Italia, pur con qualche differenza nel ritmo, nei passi di danza e negli strumenti musicali scelti. Nel Salento, ancora una volta, il principale protagonista di queste musiche è il tamburello. Uno dei fulcri del tarantismo locale è Galatina, nei pressi di Lecce, dove fino a pochi anni fa il 29 giugno venivano portati i “tarantati”, cioè coloro che erano stati colpiti dal morso velenoso della taranta, per ottenere la guarigione attraverso l’acqua contenuta nel pozzo della piccola cappella dedicata a San Paolo. Curiosità L’evento più importante dell’anno, che ha origine dal fenomeno del tarantismo ma si è evoluto nel tempo aprendosi a numerose contaminazioni musicali, è la Notte della Taranta a Melpignano, che fonde canzoni popolari salentine e ritmi internazionali, con importanti ospiti d’eccezione. Prima del concertone finale, le piazze dei principali paesi ospitano una serie di spettacoli di pizzica itineranti, in particolare nel territorio della cosiddetta “Grecìa salentina”, antica colonia greca.

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